giovedì 17 aprile 2014

La bontà el caffè

Se mi trovassi a prendere un caffè con Socrate, i e lui seduti allo stesso tavolino, lo guarderei negli occhi (è importante guardarsi negli occhi quando si prende il caffè) e mentre giro lo zucchero gli direi...

"La storia del so di non sapere... è molto affascinante, non c'è che dire." Lui probabilmente sorriderebbe compiaciuto e berrebbe il suo caffè. "Ma c'è qualcosa che non mi convince" continuerei. "Buono?" gli chiederei poi, continuando a guardarlo negli occhi. (E' negli occhi che si legge la verità delle parole). Sia ad un sì, che ad un no,che ad un non lo so, risponderei che per me lo è, infinitamente. "Vedi?" direi. "Il calore di un sorriso, la bellezza di un quadro, le emozioni di un libro, la bontà del caffè. C'è qualcosa che so, nel momento in cui lo vivo." Sorrideremmo entrambi, godendo del nostro caffè.



Questo racconto partecipa al concorso "Storie di caffè". Lo si può votare dal sito http://www.storiedicaffe.it/storie?story=94